IL VOLO
Un’eco di voce angelica,
risuonava come un sussurro.
Era tu, diceva… eri tu,
e i nostri sguardi si intrecciarono,
bruciando di una
fiamma improvvisa.
Sconvolti dal nuovo,
impreparati all’inesorabile.
E ora, mia musa,
sei perduta in quella
terra senza tempo?
Hai perso il tuo ritmo?
Prendi la mia mano e danza,
cerca la luce che si nasconde.
Torna da me,
riporta con te
il tuo amore celestiale.
Ma forse,
celestiale non è la parola giusta,
questo strano sentimento,
amarezza nel suo dolce abbraccio.
Non spezzerò le tue ali,
ma ti prego,
guarisci le mie,
che sono ferite che sanguinano.