OCEANO DAL SONNO PROFONDO
Mi immergo nella solitudine,
in questo abbraccio silenzioso della notte.
Le ombre danzano intorno a me,
come compagne della mia tristezza.
E così mi lascio trasportare,
nell’oceano del sonno profondo,
nella speranza che al risveglio,
possa trovare un po’ di pace e serenità.
Ma il mattino arriva con il suo carico di grigiore,
mentre il sole sorge timidamente nel cielo.
Il mondo continua a girare senza sosta,
mentre io mi sento bloccato in una triste melodia.
Le onde continuano a infrangersi sulla riva,
come un ricordo costante della mia solitudine.
Mi avvolgo nel sussurro del mare,
ma anche il suo suono mi trascina nella malinconia.
I sogni si tingono di sfumature cupe,
le speranze si sgretolano come sabbia tra le dita.
E io mi lascio cullare dall’abisso della tristezza,
mentre il tempo si dilata e si contrae senza pietà.
Nelle braccia della malinconia mi ritrovo,
come in un abbraccio che non vuole lasciarmi andare.
Eppure, in questa oscurità, cerco una luce,
un barlume di speranza che mi sollevi da questa morsa.
Ma la solitudine mi avvolge ancora,
come un velo che non si dissolve.
E mi ritrovo a navigare tra le onde del mio dolore,
in cerca di una riva lontana e sconosciuta.
Così mi immergo nella solitudine,
affondo nel mio stesso silenzio.
E mentre il mondo continua a girare,
io mi perdo sempre più nella malinconia.