SIBILO
In una periferia avvolta dal letargo,
i passi dell’anima si trascinano.
Seminano inquietudine in me,
e in te che respiri l’attesa.
Il vento flagella una mattina silenziosa,
un lutto di luce si posa su letti macchiati di solitudine.
L’inguine dell’estate si fa freddo,
per due bocche che cercano,
per due poesie senza parole.
Ormai le notti sono tinte,
venate dalle candele della resistenza,
ma il tuo sibilo le spegne,
e l’oscurità avvolge tutto ciò che resta.